Scopri come fare i mudra e le posizioni in piedi
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Presentazione lezione
Oggi vedremo come si praticano i principali mudra, cioè i gesti delle mani che si utilizzano nello yoga a completamento di alcuni asana, e per favorire l’interiorizzazione durante le tecniche di respirazione o la meditazione.
Vedremo anche come eseguire correttamente le principali posizioni in piedi come: la montagna (tadasana), il guerriero I (virabhadrasana I), guerriero II (virabhadrasana II) , il triangolo (trikonasana) e la posizione dell’albero (vrikshasana).
Risorse utili:
Ciao Laura, avrei un paio di domande 🙂
1)ho da sempre una leggera rotazione del bacino , che mi porta a tenere i piedi, in particolare il sinistro leggermente all’infuori (oltre a piede piatto, motivo per cui da piccola feci danza). Solo facendo tai-chi in passato, dopo un po’ di mesi, senza sforzarmi sotto indicazione dell’insegnante e con tutta calma, si era un po’ corretto (chiaramente infatti questo influenzava la postura e posizioni, ho anche una leggera scoliosi). La rotazione del bacino che mostri in questa lezione mi rilassa sempre molto e mi aiuta secondo me anche nel rilassare i muscoli della pelvi (purtroppo ho problemi in quella zona anche credo a causa di fibromi uterini e infatti a volte abbino alcune asana specifiche da te consigliate e mi aiutano tanto, ti ringrazio). Mi chiedevo se oltre ad asana/bhanda e simili per la salute della pelvi, ne conoscessi alcune per chi ha come me una rotazione del bacino o se pensi che in ogni caso fare yoga in generale, aiuti sempre un po’. St masticando un pochino di Ayurveda e forse mi verrebbe da dire che per la rotazione del bacino potrebbero essermi utili asana che stimolino il primo, secondo chakra e equilibrino vata mentre per il piede piatto, kapha? Boh poi magari mi sbaglio 🙂
2)I mudra mi incuriosiscono molto e sto leggendo vario materiale in proposito. Tuttavia sapresti indicarmi libri o materiale che spieghi il perchè al pollice, indice ecc. siano associati nella medicina ayurvedica determinati elementi e perchè secondo loro l’unione di determinate dita crea un effetto piuttosto che un altro? Ho letto libri in proposito e cercato su internet ma non trovo mai nulla di approfondito. Perchè ecco ad esempio, il pollice è associato al fuoco, a Pitta e a determinati organi ecc.? ; spesso sui mudra si trova materiale che fa riferimento alla medicina cinese che però è diversa. Sono affascinata dall’aspetto spirituale ma anche da quello scientifico quindi se avessi materiale in merito da consigliarmi. I libri che nomini in un articolo, non so se trattano questi aspetti…
Mi scuso per il post lungo e grazie per la cura e l’attenzione che metti sempre nelle tue lezioni 🙂
Ciao Diletta
Grazie di cuore per il tuo messaggio!
Sono davvero felice che tu stia trovando beneficio nella pratica e che ti va di approfondire anche gli aspetti relazionati all’ayurveda ed ai mudra.
Rispondo con piacere alle tue domande.
1) Per quanto riguarda la rotazione del bacino, considera che ogni corpo è unico e lo yoga ci insegna ad accoglierlo, amarlo e rispettarlo, per questo è importante evitare di accanirsi su una problematica, ma praticare in maniera completa e bilanciata con consapevolezza, apprezzando il processo che ci porta naturalmente a stare meglio.
Infatti lo yoga in generale, se praticato con regolarità e costanza, aiuta a migliorare l’allineamento posturale, la consapevolezza corporea e il tono muscolare profondo, anche in presenza di rotazioni pelviche leggere, piede piatto o scoliosi.
Non esistono asana “magiche” che correggano direttamente una rotazione del bacino (perché ogni caso è unico), ma possiamo lavorare sull’equilibrio tra i lati del corpo, sulla stabilità del “core” e sulla mobilità delle anche e del sacro, magari prediligendo pratiche di yin yoga che mantenendo le posizioni più a lungo ci permettono di lavorare a livello profondo.
In particolare, ti consiglio di provare ad integrare pratiche orientate al radicamento, all’apertura del bacino e al rinforzo dolce degli addominali, che alla fine sono pratiche relazionate con i primi 3 chakra.
Considera che i chakra lavorano sempre in maniera sinergica, quindi sarebbe sempre meglio evitare di concentrarsi su un solo centro energetico, ma cercare di fare un lavoro più bilanciato.
Per questo motivo il mio consiglio è di strutturare la tua routine yogica seguendo le lezioni che consigliamo ogni sabato, che sono studiate per fare un lavoro completo e bilanciato in linea con le indicazioni ayurvediche stagionali e di integrare la tua pratica con lezioni specifiche come:
– Yin yoga per il 1º chakra
– Yin yoga per il 2º chakra
– Yin yoga per anche e schiena
– Yoga per l’ileopsoas: il muscolo dell’anima
Come sempre, il consiglio è di ascoltare il tuo corpo e adattare la pratica alle tue sensazioni ed esigenze, rispettandone i limiti e senza mai forzare.
2. Per quanto riguarda i mudra e l’associazione con gli elementi, considera che non è semplice trovare fonti che spieghino perché ogni dito sia collegato a un determinato elemento, e non solo quali siano queste corrispondenze.
Queste associazioni riflettono una visione energetica del corpo, in cui ogni dito agisce come un canale (nadi) per riequilibrare determinati aspetti fisici, mentali ed energetici. Non si tratta di spiegazioni “scientifiche” nel senso moderno, ma di conoscenze energetiche basate su osservazione, esperienza diretta e analogia simbolica.
Molte di queste corrispondenze hanno radici nelle antiche tradizioni vediche e sono state tramandate oralmente nel tempo. Solo in epoche più recenti si è cercato di codificarle in modo sistematico, e questo ha portato anche a delle differenze tra tradizioni, come ad esempio tra Ayurveda e Medicina Cinese.
Forse in futuro riusciremo anche a “misurare” e comprendere meglio questi aspetti energetici più sottili a livello scientifico. Nel frattempo, resta un campo affascinante da esplorare e sperimentare con mente e cuore aperto e spirito curioso.
Per quanto riguarda i testi sui mudra citati nell’articolo dedicato ai libri, non troverai spiegazioni scientifiche dettagliate, ma possono comunque offrirti spunti interessanti per approfondire da un punto di vista simbolico ed esperienziale.
Spero di esserti stata utile e per qualsiasi altra domanda o curiosità, io sono ed il mio team siamo qui, felici di poterti aiutare.
Buona continuazione
un abbraccio & Namaste
Grazie mille! Seguirò i consigli proposti 🙂
😊🙏🌟
ciao Laura, sto provando da parecchio tempo a fare la posizione dell’albero ma proprio non mi riesce. Non solo non riesco a portare il piede sulla coscia (il piede mi scivola) ma anche sul polpaccio riesco a tenerlo solo per pochi secondi. Qualche consiglio per arrivarci a piccoli passi? grazie mille
Ciao Daniela,
posso capire la tua difficoltà nell’eseguire questa posizione. Inizialmente è piuttosto normale e comune provare questa sensazione, ma non preoccuparti, sono sicura che con il tempo e con la pratica diventerà sempre più facile eseguirla.
Nel frattempo, sarò felice di darti alcuni consigli:
– Cerca di spingere la pianta del piede della gamba che sollevi, contro la gamba su cui appoggi il piede e contemporaneamente di spingere la gamba contro il piede. Questo piccolo accorgimento dovrebbe aiutarti notevolmente per evitare che il piede ti scivoli.
– Posiziona bene il piede a terra, separando le dita e radicandoti stabilmente
– Evita di appoggiare il tallone del piede sul ginocchio della gamba, ma assicurati che sia: o sopra, o sotto il ginocchio della gamba in appoggio
– Evita di sporgere il bacino in avanti o indietro, ma cerca di mantenere il busto allineato, come nella posizione della montagna
Se volessi approfondire dettagliatamente questa posizione, conoscerne le sue varianti ecc… ti ricordo che puoi farlo leggendo la descrizione nella relativa scheda tecnica a questo link:
https://yoganride.com/posizioni-yoga/hatha-yoga/albero/#consigli
Spero di esserti stata utile, buona continuazione e ci vediamo alla prossima!
😊🙏🌟
Ciao Laura, ho un dubbio riguardo la posizione della montagna: non ho ben capito cosa intendi con girare le rotule verso l’alto. Le ginocchia vanno tenute rigide oppure è corretto tenerle “sbloccate”? Grazie mille, bellissimo corso e bellissime le pratiche, mi fanno stare bene🩷🙏
Buongiorno Laura,
grazie per il tuo commento, sarò felice di darti spiegazioni più dettagliate.
In realtà quando dico”tirare le rotule verso l’alto”, intendo di fare un micromovimento che permette di attivare leggermente i quadricipiti. Per comprendere meglio questo concetto, potrebbe esserti utile visionare
Il video specifico riguardo a questo asana: Come fare la posizione della montagna e/o leggere la descrizione dettagliata nella pagina delle posizioni di Hatha Yoga: Posizione della montagna.
Spero di esserti stata utile e per qualsiasi cosa, sono qui, felice di poterti sostenere.
Buona continuazione, un abbraccio & Namaste
😊🙏🌟