3 – Come si fa a meditare

Facciamo un po’ di chiarezza

Durata: 6 min.
Livello: Liv. 1
Stile: Meditazione

Presentazione lezione

Questa lezione ti aiuterà a fare chiarezza su “come si fa a meditare” e ti aiuterà a capire cosa aspettarti dalla meditazione.

Buon ascolto!

NB: Questa lezione fa parte del: Corso base di meditazione
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6 commenti su “3 – Come si fa a meditare”

  1. Sono felicissima di essermi addentrata in questo bellissimo corso….io medito Gia da qualche anno ma non sempre riesco ad essere costante….diciamo che durante l’anno scolastico nel tragitto casa scuola riesco a ritagliarmi un po’ di tempo per meditare con i mantra. Sono stra felicissima di essermi unita a voi per fare piu chiarezza in me su cosa sia veramente la meditazione. A proposito volevo chiederti se potevi consigliarmi qualche testo sulla meditazione yogica…..

    Grazie di cuore

    P.S: ho aderito anche alla prova dei 15 giorni, anche se non sono ancora riuscita a guardare altri video, ma penso che effettuerò l’abbonamento

    Rispondi
    • Ciao Roberta,
      grazie di cuore per le tue parole! È una gioia sapere che hai scelto di entrare in questo percorso e che stai trovando nuove ispirazioni per la tua pratica. ❤️

      È normalissimo che la costanza vada e venga, soprattutto con i ritmi intensi della vita quotidiana. Anche solo trovare un piccolo spazio nel tragitto casa-scuola, come fai tu, è già un grande atto di cura verso te stessa, e farlo con i mantra rende tutto ancora più potente e radicato.

      Mi fa davvero piacere che tu abbia sentito il desiderio di fare chiarezza su cosa sia davvero la meditazione: è un viaggio bellissimo, profondo e sempre in trasformazione.

      Per approfondire, ti consiglio con piacere qualche testo che potrebbe esserti utile:

      Il miracolo della presenza mentale

      La teoria di lasciare andare

      Fermati e respira

      Spero di esserti stata utile, ti auguro il meglio e sopratutto per qualsiasi cosa, sono sempre qui!

      Un abbraccio grande e… buona meditazione

      😊🙏🌟

      Rispondi
  2. Ciao Laura volevo chiederti per quello che riguarda la posizione a me piacerebbe imparare come la tua però visto che ho le gambe lunghe purtroppo faccio fatica cosa devo fare ?
    Grazie

    Rispondi
    • Ciao Abdou!
      Grazie per il tuo messaggio.

      Capisco benissimo la tua difficoltà, soprattutto con le gambe lunghe: ognuno di noi ha una struttura diversa, ed è importante rispettarla. La cosa più importante non è imitare una posizione “perfetta”, ma trovare quella che ti permette di stare comodo, senza sforzo. Se una posizione ti disturba, rende difficile anche la meditazione.

      Nel video sulle posizioni per meditare ne mostro diverse, proprio per aiutarti a trovare quella giusta per te. Dai un’occhiata quando puoi, vedrai che una soluzione c’è sempre!

      Con il tempo e la pratica, il corpo acquista flessibilità e magari un giorno riuscirai a stare nella posizione che desideri, ma senza fretta. Intanto, l’obiettivo è non avere disturbi fisici che impediscono di meditare al meglio.

      Fammi sapere se hai bisogno, sono qui!
      Buona continuazione

      Rispondi
  3. Ciao Cristina,
    grazie per la tua domanda.

    In effetti si tratta di due cose distinte ma conseguenti. In primo luogo attraverso la concentrazione, che può essere ad esempio: sul respiro, su di un oggetto, una visualizzazione, un mantra, o, come dicevi, una gestione cosciente dei pensieri con distacco senza lasciarci coinvolgere, è possibile addomesticare la mente.

    Questo processo è già di per se una “meditazione” e porta grandissimi benefici. Volendo essere pignoli però, lo stato meditativo (secondo Patanjali) è quello in cui è possibile sperimentare momenti di quiete mentale in cui i pensieri si attenuano o scompaiono temporaneamente.

    Tuttavia, questa condizione può essere difficile e per molti è considerata quasi impossibile. Ad essere sincera credo che raggiungere questo stato anche solo per pochi attimi sia riservata solo a poche persone che trascorrono l’intera vita meditando.

    In pratica, ciò che oggigiorno chiamiamo meditazione (Dyana), sempre secondo Patanjali in realtà sarebbe lo stadio previo alla meditazione ovvero, la concentrazione (Dharana) e cioè come dicevamo, tutte quelle pratiche che servono per “addomesticare la mente”.

    D’altra parte, da un punto di vista neuroscientifico, il cervello è sempre attivo, anche quando sembra che non ci siano pensieri consci. I processi mentali possono avvenire a livelli subconsci, e le onde cerebrali possono mostrare attività anche durante stati di profonda meditazione.

    Quindi, mentre alcuni individui possono sperimentare stati di assenza di pensiero durante la meditazione o in determinate circostanze, è importante considerare che la mente è un organo complesso e dinamico. Anche in stati di calma mentale, possono esserci processi sottostanti che non sono immediatamente percepibili.

    In pratica, poichè esistono varie interpretazioni riguardo alla possibilità della mente di raggiungere lo stato di assenza di pensiero, credo che il nostro obiettivo sia quello di concentrarci sulla fase previa, ovvero: addomesticare la mente poichè come dicevamo, è una pratica che porta enormi benefici.

    Spero che questa spiegazione possa esserti d’aiuto e per qualsiasi cosa, sono sempre qui.
    Buona continuazione,
    Namaste!

    Rispondi
  4. Ciao Laura , ma e’ possibile riuscire a non pensare ? A non produrre alcun pensiero ? Parlando di addomesticare la mente mi viene da ‘pensare’ più ad una gestione cosciente dei pensieri con distacco senza lasciarsci coinvolgere più che ad una assenza di pensieri che credo sia impossibile da attuare .Mi chiarisci gentilmente questo dubbio ? Grazie e Namaste

    Rispondi

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