3 – Come si fa a meditare

Facciamo un po’ di chiarezza

Durata: 6 min.
Livello: Liv. 1
Stile: Meditazione

Presentazione lezione

Questa lezione ti aiuterà a fare chiarezza su “come si fa a meditare” e ti aiuterà a capire cosa aspettarti dalla meditazione.

Buon ascolto!

NB: Questa lezione fa parte del: Corso base di meditazione
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2 commenti su “3 – Come si fa a meditare”

  1. Ciao Cristina,
    grazie per la tua domanda.

    In effetti si tratta di due cose distinte ma conseguenti. In primo luogo attraverso la concentrazione, che può essere ad esempio: sul respiro, su di un oggetto, una visualizzazione, un mantra, o, come dicevi, una gestione cosciente dei pensieri con distacco senza lasciarci coinvolgere, è possibile addomesticare la mente.

    Questo processo è già di per se una “meditazione” e porta grandissimi benefici. Volendo essere pignoli però, lo stato meditativo (secondo Patanjali) è quello in cui è possibile sperimentare momenti di quiete mentale in cui i pensieri si attenuano o scompaiono temporaneamente.

    Tuttavia, questa condizione può essere difficile e per molti è considerata quasi impossibile. Ad essere sincera credo che raggiungere questo stato anche solo per pochi attimi sia riservata solo a poche persone che trascorrono l’intera vita meditando.

    In pratica, ciò che oggigiorno chiamiamo meditazione (Dyana), sempre secondo Patanjali in realtà sarebbe lo stadio previo alla meditazione ovvero, la concentrazione (Dharana) e cioè come dicevamo, tutte quelle pratiche che servono per “addomesticare la mente”.

    D’altra parte, da un punto di vista neuroscientifico, il cervello è sempre attivo, anche quando sembra che non ci siano pensieri consci. I processi mentali possono avvenire a livelli subconsci, e le onde cerebrali possono mostrare attività anche durante stati di profonda meditazione.

    Quindi, mentre alcuni individui possono sperimentare stati di assenza di pensiero durante la meditazione o in determinate circostanze, è importante considerare che la mente è un organo complesso e dinamico. Anche in stati di calma mentale, possono esserci processi sottostanti che non sono immediatamente percepibili.

    In pratica, poichè esistono varie interpretazioni riguardo alla possibilità della mente di raggiungere lo stato di assenza di pensiero, credo che il nostro obiettivo sia quello di concentrarci sulla fase previa, ovvero: addomesticare la mente poichè come dicevamo, è una pratica che porta enormi benefici.

    Spero che questa spiegazione possa esserti d’aiuto e per qualsiasi cosa, sono sempre qui.
    Buona continuazione,
    Namaste!

    Rispondi
  2. Ciao Laura , ma e’ possibile riuscire a non pensare ? A non produrre alcun pensiero ? Parlando di addomesticare la mente mi viene da ‘pensare’ più ad una gestione cosciente dei pensieri con distacco senza lasciarsci coinvolgere più che ad una assenza di pensieri che credo sia impossibile da attuare .Mi chiarisci gentilmente questo dubbio ? Grazie e Namaste

    Rispondi

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